Marche
-
L'abbazia di Praglia, fondata tra i secoli XI e XII, è situata nei pressi di Padova a ridosso dei colli Euganei. La secolare esperienza dei monaci benedettini di Praglia è ancora oggi presente nei prodotti che l'abbazia mette a disposizione di coloro che apprezzano la bontà e genuità delle cose semplici e naturali.
Tradizione ed innovazione si integrano armonicamente per offrire il meglio grazie ad una ricerca continua ed appassionata.
Le specialità realizzate nell’abbazia ai piedi dei colli Euganei sono le tisane e gli infusi, ma l’abbazia di Praglia è celebre anche per i vini dei monaci, rossi e bianchi.
-
E' una Società Cooperativa Sociale a r.l. che nasce a Gravina in Puglia nel 1999 con l’obiettivo di inserire al lavoro soggetti svantaggiati.
La cooperativa si occupa prevalentemente della gestione di mense pubbliche e private, produzione e confezionamento di prodotti da forno, organizzazione di eventi, servizio catering, manutenzione del verde, sanificazione e disinfestazione di ambienti pubblici e privati, produzione e vendita di artigianato artistico.
Nel 2003 la Cooperativa firma una convenzione per la gestione del servizio di confezionamento pasti; con cui realizza progetti di formazione e attività lavorative per i detenuti all’interno della Casa Circondariale di Trani, che dal 2004 ospitava una popolazione carceraria di circa 260 persone.
A dicembre 2007 viene implementata la produzione, il confezionamento e la commercializzazione di prodotti da forno; il progetto si propone di formare e occupare i detenuti nella lavorazione artigianale dei taralli salati.
L’obiettivo di questo progetto è il reinserimento lavorativo e la formazione dei detenuti.
Per molti significa anche la presa di consapevolezza di quello che si è fatto e la motivazione per cambiare percorso di vita.
-
Cascina Bressanella è una realtà agricola a stretto contatto con il territorio e le stagionalità nata nei primi anni '80 nel cuore della Brianza.
La formazione ed innovazione, con il supporto di giovani collaboratori con i quali condividiamo l’idea di un’agricoltura sostenibile basata sulla filiera corta e tutela del territorio, sono i valori aggiunti di questo progetto che cerca sempre di coinvolgere collaboratori con difficoltà sociali ed in cerca di un riscatto.
Oltre alla vendita dei prodotti freschi, all'interno del proprio laboratorio di trasformazione vengono preparate conserve, marmellate, succhi che sono stati selezionati per Voi da SaporVita.
-
Cascina Canta è un’azienda a conduzione famigliare di 38 ettari, localizzata a Gionzana, una piccola frazione di Novara.
Risicoltori da generazioni, si occupano della coltivazione e della trasformazione di diverse varietà di riso e di antichi cereali, utilizzando tecniche agronomiche a basso impatto ambientale e attraverso l'utilizzo d'energia rinnovabile.
In azienda sono presenti un’antica riseria in legno per la lavorazione del riso, con essiccatore ad insufflazione di aria ambiente, un mulino a pietra per la produzione di farine integrali ed un laboratorio per la realizzazione di pasta.
Da notare che nel 2013 l’Azienda Agricola Cascina Canta è diventata conservatore della varietà storica del seme Maratello con decreto Ministeriale del 5 Aprile 2013.
L'azienda è impegnata alla conservazione e alla produzione di antiche varietà di riso, come il riso Maratelli e Balilla, e riso di nostra selezione, come il riso Rosso Sant’Eusebio.
-
La Certosa di Firenze è una delle 17 certose presenti in Italia, fondata nel 1341. Il complesso monumentale è situato sulla sommità di Monte Acuto, un colle di forma conica situato nelle vicinanze dell’abitato del Galluzzo, paese a sud di Firenze. Il complesso monastico fu voluto da Niccolò Acciaioli, personaggio di spicco dell’ambiente politico ed economico del trecento.
Dal 1997 la cura della Certosa è stata affidata alla comunità di San Leolino già presente a Fiesole e formata da sacerdoti e laici. Oggi, come in tutti i monasteri certosini, anche alla Certosa di Firenze vengono prodotti liquori e distillati straordinari, realizzati con un distillatore a legna.
Le vinacce sono provenienti dal Chianti e sono selezionate attentamente dai monaci certosini. Il distillato viene lasciato riposare il tempo sufficiente per ottenere la stagionatura adeguata per ospitare l’aromatizzazione necessaria per i vari tipi di liquore come l’alchermes, gli amari e le leggendarie Gocce imperiali certosine. Con il distillatore i monaci della Certosa di Firenze, realizzano anche delicati profumi da uomo e da donna. I monaci negli ultimi anni sono diventati anche esperti produttori di marmellate e confetture dai gusti molto particolari.
-
Cotti in Fragranza è un laboratorio per la preparazione di prodotti da forno di alta qualità, nato nel 2016 all’interno del carcere minorile Malaspina di Palermo.
Quello di Cotti in Fragranza è un progetto buono, basato su una precisa etica della responsabilità, in cui i giovani coinvolti sono protagonisti di tutte le scelte, dai nomi dei prodotti alle strategie di marketing.
Cotti in Fragranza è un’impresa civile, che oltre a costituire un’importante occasione di inclusione sociale per i ragazzi del Malaspina, li chiama a prendere decisioni e a conoscere nel dettaglio il valore di ogni prodotto nonché l’impatto sociale, ambientale e territoriale del proprio operato.
Al termine del proprio percorso detentivo, infine, i ragazzi continuano a lavorare al progetto, formandosi costantemente e acquisendo sempre maggiori responsabilità.
-
L’Arcolaio, cooperativa sociale di tipo B, viene fondata nel 2003 con l'obiettivo di favorire l'inserimento lavorativo delle persone detenute all'interno della Casa Circondariale di Siracusa. A questo scopo viene attrezzato e avviato un panificio, la cui produzione è destinata soprattutto al mercato locale.
Il laboratorio avvia la produzione di dolci tipici siciliani biologici e senza glutine, a partire da amaretti morbidi e paste di mandorla, intercettando un mercato nazionale in forte crescita.
Nel 2005 nasce il marchio Dolci Evasioni, il cui logo raffigura un gabbiano in volo, simbolo di riscatto e libertà. I pasticceri in carcere si specializzano sempre più e le loro delizie arrivano in tutta Italia tramite i negozi specializzati in alimentazione biologica, le botteghe del commercio equo-solidale e i Gruppi di Acquisto Solidale.
Nel 2014, con il sostegno della Fondazione di Comunità Val di Noto, di cui l’Arcolaio è socio fondatore, viene avviato il progetto Frutti degli Iblei: attraverso il recupero di terreni incolti e il coinvolgimento di altre categorie di persone svantaggiate (principalmente giovani e donne immigrati), vengono introdotte nuove categorie di prodotti, come erbe aromatiche, sali aromatizzati e ortaggi essiccati.
Tutti i prodotti Dolci Evasioni sono realizzati con ingredienti biologici di altissima qualità e sono certificati da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale).
Inoltre, sono interamente senza glutine, grazie a un laboratorio che esclude l’utilizzo di materie prime con glutine.
-
Il Convento di Monte Carmelo è situato in Liguria, a Loano, e fa parte della fraternita dei Carmelitani Scalzi. Fu fondato nel 1602 e dopo aver attraversato periodi tumultuosi nell’epoca napoleonica e durante le guerre, si è distinto per la produzione di miele, rimedi naturali e cosmetici.
I frati all'interno dell'azienda agricola Monte Carmelo producono diverse prelibatezze: marmellate, confetture, conserve, lo sciroppo balsamico e diversi tipi di mieli.
Le colture sono effettuate seguendo principi agronomici dell’agricoltura biologica ed ecocompatibile, sotto la responsabilità di frati specializzati che vi lavorano direttamente insieme ad alcuni collaboratori laici. Le materie prime raccolte frutta, ortaggi, erbe aromatiche, fiori esenti da pesticidi e fertilizzanti chimici, vengono trasformate, ancora fresche, dagli stessi frati nel proprio laboratorio per alimenti, situato nel Convento del Monte Carmelo di Loano, seguendo ricette antiche e nuove tipiche della tradizione conventuale carmelitana.
-
Più di quindici anni fa ha preso vita il progetto Pasticceria Giotto, una scommessa; era il 2005.
Oggi è una realtà: un laboratorio di pasticceria professionale all'interno di un carcere che sforna dolci artigianali con il rigore che l'alta pasticceria impone.
Il laboratorio di pasticceria nel carcere Due Palazzi di Padova lavora fianco a fianco con i detenuti. Fino ad oggi più di 200 sono stati guidati in un percorso formativo e professionalizzante nell'arte pasticceria e non solo.
Il laboratorio di pasticceria è affiancato dal reparto di confezionamento e logistica dove i dolci vengono vestiti e preparati per la spedizione.
Il lavoro funge da normalizzatore delle tensioni, alimenta una visione positiva del domani, rompe la routine fisica e mentale. Questo si traduce in un risparmio di costi medici e disciplinari e alimenta un processo virtuoso che culmina nell'abbassamento del tasso di recidiva, ovvero la probabilità di tornare a delinquere dopo aver scontato la pena,
L'obiettivo è fare in modo che il lavoro in carcere sia un ponte tra il mondo fuori e dentro, uno strumento riabilitativo concreto, un luogo dove mettersi alla prova prima di tornare in società.
-
I sapori del Monastero sono prodotti all'interno del Monastero di Santa Chiara, l'unica realtà di vita contemplativa femminile in Basilicata.
Il Monastero venne inaugurato il 20 settembre 2008, per poter raccogliere i fondi per la sua costruzione la Comunità di sorelle povere di S. Chiara, costituita attualmente da 18 sorelle, ha fatto tantissime vendite di beneficenza con i prodotti di produzione propria (biscotti, marmellate, liquori, sott'olii…) e la diffusa conoscenza ha fatto sì che questi gli venissero richiesti sempre di più.
Nell'aprile del 2019 hanno dato vita alla Cooperativa “I Sapori del Monastero” per avere una vendita diretta dei prodotti.
La vita all'interno del monastero è scandita dalla preghiera e dal lavoro.
Il lavoro è una parte costitutiva del carisma delle monache, che mettendo al centro la povertà, valorizza il lavoro delle proprie mani come scelta essenziale per il sostentamento della Comunità.
-
L’antico e profondo legame con il territorio caratterizza questa azienda fin dal 1700, come testimoniano i registri catastali dell’archivio comunale.
L'azienda agricola Imazio è una piccola attività a conduzione familiare che vanta una produzione di vino e miele ottenuti con la massima attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e alla salubrità del prodotto nelle colline nei dintorni di Ghemme.
Da notare che questa attività nel lontano 1928 partecipò all’Esposizione Internazionale di Torino ed il vino prodotto da Imazio ottenne la medaglia d’oro.
L’intera filiera del miele e del vino si sviluppa completamente in azienda ed è condotta secondo il regime biologico certificato da ICEA.
All'interno di questa azienda è attiva anche una collaborazione con l'Istituto tecnico agrario per la formazione degli studenti sulle attività biologiche in campo.
-
La cooperativa sociale Lazzarelle nasce nel 2010 nel più grande carcere femminile d'Italia a Pozzuoli ed è composta da sole donne. All'interno del laboratorio lavorano le donne detenute che vogliono essere protagoniste attive del loro cambiamento, perché come insegna Simone de Beauvoir «donne non si nasce si diventa».
Il caffè delle Lazzarelle è nato mettendo insieme due soggetti deboli: le donne detenute e i piccoli produttori di caffè del sud del mondo. I grani di caffè vengono acquistati dalla cooperativa Shadhilly che promuove progetti di cooperazione con i piccoli produttori. Nel tempo è stata integrata la produzione di caffè artigianale quella di tè, infusi e tisane.
Nella cooperativa si sono avvicendate sino ad oggi 70 donne, ognuna con la propria storia, diversa ed identica alle altre. Molte di loro, prima di lavorare in questo laboratorio, non avevano mai avuto un regolare contratto di lavoro. Qui hanno imparato un mestiere, ma soprattutto acquisiscono coscienza dei loro diritti e delle loro possibilità.
Il caffè è prodotto, in ogni fase del suo procedimento di lavorazione, senza aggiunta di additivi, rispettando i tempi naturali di preparazione della antica scuola artigiana napoletana.
-
Il Monastero dei Santi Pietro e Paolo a Germagno (VB) è un priorato benedettino della Congregazione Sublacense-Cassinese ed è stato fondato nel 1971. Situato alle pendici del monte Massone su un terrazzamento naturale, si sporge sul lago d’Orta.
La comunità è attualmente composta da nove monaci ai quali si sono aggiunti sette “fratelli e sorelle nel mondo” e una sorella che vive un impegno monastico nei pressi del Monastero. Pur nelle differenze che una vocazione originale impone, tutti i monaci cercano di testimoniare un’unica “comunità”, appassionata per il bene di ciascuno dei suoi membri, che si impegnano a vivere secondo le prospettive di quello zelo buono, che Benedetto descrive nel capitolo 72 della sua Regola.
La comunità, e in essa ciascuno dei fratelli, vive la sua ricerca di Dio concentrando la vita sull’essenziale. Ogni giorno è segnato da un intenso ritmo di preghiera che fa da cornice ai due periodi di lavoro dei monaci. Il lavoro è un elemento essenziale della vita spirituale del monaco. Non ha solo lo scopo di sostenere economicamente la comunità, ma è uno strumento di crescita umana e spirituale.
Prodotte con frutta di stagione, in gran parte coltivata nei campi del monastero e in parte acquistata da fornitori di fiducia, le confetture e le marmellate offrono un’ampia gamma di scelte possibili: dalle più classiche, alle combinazioni più insolite, dai sapori nuovi e inaspettati, a quelli da riscoprire, che richiamano un passato dimenticato.
Controllando attentamente la qualità della frutta, non utilizzando pectina e limitando l’aggiunta di zucchero al minimo necessario per raggiungere la soglia legale, l’alta qualità dei prodotti è assicurata. Preparazioni eccellenti e genuine che conservano tutto il sapore delle materie prime.
-
Il Monastero di San Benedetto in Monte guarda dall’alto l'antica città di Norcia in cui è nato san Benedetto, il fondatore del monachesimo occidentale.
La città natale di san Benedetto ha sempre attratto uomini desiderosi di mettersi alla scuola del grande santo, seguendo il cammino tracciato dalla sua Regola. Per più di quindici secoli i monaci, immersi nella pace e nella bellezza dei Monti Sibillini, hanno combattuto la battaglia spirituale per la propria salvezza e pregato Dio per Norcia e i suoi abitanti.
Oggi a Norcia vive una comunità di monaci benedettini che segue l’antica Regola monastica di San Benedetto.
I monaci birrai di Norcia stanno ricostruendo un monastero del XVI secolo in rovina, che si affaccia sulla Piana di Santa Scolastica.
Birra Nursia, prodotta dai monaci benedettini di Norcia a partire dal 2012, rappresenta lo stile di vita monastico.
Seguendo l’insegnamento contenuto nella Regola di San Benedetto, con il lavoro delle proprie mani i monaci costruiscono un ponte tra il mondo secolare e quello spirituale.
-
Il monastero di Siloe è una Comunità di monaci che si inserisce nel solco della tradizione benedettina.
La comunità vive e opera in un monastero in costruzione, ma già capace di ospitare amici e pellegrini. Posizionato in provincia di Grosseto su di un alto colle che domina la valle dell’Ombrone, guarda da non molto lontano il Monte Amiata e la Val d’Orcia, scruta l’orizzonte per tuffarsi in mare, soprattutto nei tramonti dorati, dietro ai monti dell’Uccellina.
Seguendo la regola ora et labora e le antiche tradizioni i monaci di questa comunità coltivano specialità biologiche uniche che vengono anche utilizzate per la preparazione dei loro prodotti.
Si possono quindi trovare antiche qualità di grani come il Triticum Turanicum o il cece nero e tante altre eccellenze.
-
Il Pastificio 1908 è nato nel carcere di Sondrio per dare opportunità educative e produttive ai detenuti, creando una situazione positiva in vista del loro reinserimento sociale.
Il progetto ha preso vita nel 2016, con la collaborazione fra Forme Impresa Sociale e la Casa Circondariale di Sondrio, supportate da Confartigianato, BIM, Fondazione Pro Valtellina e Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria di Milano.
Il Pastificio 1908 è un laboratorio di produzione artigianale di pasta senza glutine biologica di qualità, fresca e secca, all'interno della Casa Circondariale di Sondrio.
Nel gennaio 2017 lo chef gluten-free Marcello Ferrarini ha tenuto un corso di formazione all’interno del carcere, poi il laboratorio artigianale ha iniziato l’attività.
È un progetto radicato nel territorio che riconosce la Casa Circondariale come parte della comunità dove è possibile realizzare un prodotto di qualità, dando ai detenuti la possibilità di riscattarsi ed avvicinarsi ad un reinserimento all’interno della comunità.
Dal Maggio 2019 la pasta ha ottenuto il certificato di garanzia biologico; la scelta di convertire la produzione al biologico è stata dettata dalla volontà di portare in tavola ogni giorno prodotti genuini e che tutelano l’ambiente, per questo motivo la linea di prodotti è stata ulteriormente allargata per creare una scelta gluten free sempre più ampia e di ottima qualità.
Questa è la filosofia che accompagna il Pastificio 1908 ed è per questo che è stato deciso di rifornirsi esclusivamente da produttori di farine biologiche, che applicano al 100% le norme di produzione biologica su tutta la superficie coltivata.
-
Il progetto del pastificio Futuro nasce come risposta della visita del 2013 del Papa presso il carcere minorile di Roma a Casal di Marmo facendo seguito dell'esortazione “Non lasciatevi rubare la speranza!”.
Per questo motivo è stato pensato di trasformare in realtà il sogno di far sperimentare ai ragazzi la “speranza” di una vita diversa ed inclusiva, con la realizzazione di uno stabilimento all’interno dell’Istituto di pena minorile per la produzione di pasta secca di alta qualità.
Ciò che differenzia questa proposta da quanto sperimentato negli anni all’interno dell’Istituto (corsi professionali, laboratori, etc.) è la convinzione che non si debba dare “qualcosa da fare” ai ragazzi (fino ai 25 anni) detenuti, ma fornire loro una esperienza realmente professionalizzante, un percorso educativo concreto e verificabile, una effettiva prospettiva di riscatto dopo il periodo di detenzione.
Finalmente nel corso del 2023, dopo diversi anni di intensi lavori, il nuovo pastificio Futuro è pronto per l'inaugurazione ed iniziare l'attività di produzione e soprattutto formazione e rilancio dei giovani detenuti.
L’iniziativa ha lo scopo primario di cercare di contribuire ad abbattere la percentuale di chi torna a delinquere una volta uscito dal carcere che in Italia si aggira purtroppo intorno al 90%, mentre per chi ha svolto un’attività lavorativa continuativa e formativa durante il periodo di detenzione tale percentuale è di appena il 2%.
-
L’idea forza del progetto di Pausa Café è la creazione di centri di produzione alimentari d'eccellenza presso gli Istituti di Pena Italiani: d’eccellenza organolettica (gusto), sociale (inclusione sociale dei produttori e dei detenuti lavoratori) ed ambientale (sostenibilità e certificazione biologica): “Eccellenze Solidali”, dunque.
E' stata realizzata una torrefazione nel carcere di Torino che tosta, in purezza, il caffè delle terre alte di Huehuetenango, presidio internazionale di slow food; un panificio nel carcere di Alessandria San Michele.
Vengono prodotte anche birre artigianali ad alta e bassa fermentazione; il lavoro del birraio può divenire il tempo della ricerca e del riscatto per i detenuti che lavorano nel birrificio della casa di reclusione di Saluzzo. Tante le birre artigianali prodotte, tutte proposte riscoprendo le metodologie produttive tradizionali di cui sono il frutto.
La cooperativa Pausa Café offre percorsi di reinserimento sociale e lavorativo ai detenuti degli istituiti di pena italiani. In Centro America opera a fianco di comunità indigene produttrici di caffè, storicamente escluse dai benefici del proprio lavoro.
-
Pietra di Scarto è una cooperativa sociale nata nel 2010 edd è impegnata nella promozione della giustizia sociale ed economica attraverso la diffusione di una cultura dell’antimafia, la pratica di un’agricoltura sostenibile, l’educazione alla legalità e al consumo critico.
L'obiettivo primario è quello di dare opportunità di inserimento lavorativo a persone che provengono da situazioni di fragilità e a rischio di esclusione sociale con il fine ultimo di costruire una società più equa ed inclusiva capace di creare opportunità di integrazione e riscatto attraverso il lavoro e la formazione continua.
A Cerignola, nel cuore della Puglia questa cooperativa gestisce 3 ettari di terreno confiscato, coltivando olive, uva e pomodori. Costruire nuove opportunità di inclusione, seguendo la stella polare della Costituzione è l’obiettivo necessario della giustizia sociale, perché non si ripetano le storie di malavita e sopruso e la società sia sempre più capace di accogliere e non giudicare.
-
SaporVita è la bottega di alimentari innovativa dove potrete trovare un’ampia scelta di prodotti sostenibili e socialmente inclusivi.
La passione per la buona cucina e per i sapori genuini ci ha portati alla scoperta di un mondo di prodotti tradizionali ma alternativi, non solo per l’alta qualità degli ingredienti utilizzati e per le filiere produttive sostenibili, ma anche per l’interesse verso chi produce e verso gli ambienti in cui vengono realizzati.
La nostra ricerca è stata motivata dal valore della qualità, unito all’attenzione per l’aspetto sociale della produzione, dando vita a un semplice mix finalizzato a proporre una gamma di prodotti inclusivi, sostenibili ed unici nel loro genere.
Le varietà alimentari che presentiamo vengono preparate con pazienza e cura sulla base di antiche ricette all’ interno di monasteri e abbazie, sono realizzate da cooperative sociali o da collaborazioni con carceri.
Abbiamo infine inserito articoli provenienti da piccoli produttori, che condividono insieme a noi la natura di questo nuovo progetto.
-
La cooperativa Sprigioniamo Sapori opera all’interno della Casa Circondariale di Ragusa, con un laboratorio di produzione di torroni, croccanti e di altri prodotti dolciari a base di mandorla, pistacchio e nocciola. La cooperativa aderisce all’agricoltura biologica, valorizzando alcuni prodotti di eccellenza del territorio, in particolare la mandorla e i miele locali.
Chi sceglie questi prodotti non rinuncia al gusto e alla qualità, lo arricchisce invece con ingredienti ben più importanti, di cui i prodotti tradizionali sono sprovvisti: il valore del lavoro, la dignità e il rispetto, con cui queste persone tentano di riscattare la propria vita.
I prodotti dell’economia carceraria uniscono all’attenzione per le materie prime e alla lavorazione, una particolare cura al percorso personale di tutti i detenuti coinvolti nella produzione. Producendo all’interno di un luogo di reclusione si offre ai detenuti, attraverso il lavoro qualificato e retribuito, una possibilità per ricostruire il proprio futuro.
La cooperativa Sprigioniamo Sapori, persegue un obiettivo di miglioramento della società e del territorio, aumentando la sicurezza sociale e contribuendo alla riduzione delle recidive.
Aggiungi un nuovo elemento